cadenza

cadenza s. f. 1. mus. 1525. Conclusione di una linea melodica o di un episodio musicale; andamento ritmico di un ballo, di una marcia e sim. 2. mus. 1763. Passaggio stilistico di carattere improvvisatorio che conduce alla conclusione di un brano. 3. mus. Passaggio di bravura inserito in un brano dall’autore o improvvisato dall’interprete. 4. lett. In metrica, clausola al termine di un periodo, di un verso o di una strofa. 5. est. Frequenza regolare. 6. spett. / teatro / cinem. Sec. XX. La frequenza al minuto con cui i fotogrammi passano nella fessura di una macchina da presa o di proiezione. (DELI; LESMU; GDU).

F

cadence s. f. 1. ballo / cor. Fine sec. XV. Misura che regola il ritmo di chi danza. 2. lett. 1520 3. mus. 1550. Successione di accordi secondo certe regole armoniche. 4. est. mus. 1690. Ripetizione di suoni o movimenti in successione regolare. 5. mil. / armi Movimento regolato del passo. 6. spett. / teatro / cinem. 1970. Come termine della cinematografia. (TLF; GR).

I

caffè s. 1. gastr. / enol. 1789. Caffè (locale). 2. gastr. / enol. 1852. Caffè (bevanda) (Cart.; OED: 1835).

I. cadence < fr. (OED) cadence

II. cadenza [kəˈdɛnzə] s., pl. -as mus. 1836. Cadenza (passaggio di bravura) (OED).

T

I. Kadenz († Cadenza) s. f., pl. -zen 1. mus. Sec. XVI. Cadenza (conclusione). 2. mus. Cadenza (passaggio stilistico). 3. mus. Cadenza (passaggio di bravura). 4. lett. In metrica, clausola al termine di versi. (Kluge; DuF; Walther).

II. Cadence < fr. mus. (Gladov) cadence