serenata

serenata s. f. 1. mus. Av. 1484. Brano musicale, spec. in forma di canzone con l’accompagnamento di strumenti musicali, eseguito di sera o di notte sotto le finestre di una donna per renderle omaggio o per palesarle i propri sentimenti d’amore. 2. est. scherz. Schiamazzo. 3. mus. Nella seconda metà del sec. XVIII, composizione strumentale destinata all’esecuzione serale all’aperto. 4. mus. Nei secc. XIX e XX, forma autonoma di concerto, sinfonica o da camera. (GDU; LESMU: 1. 1630).

F

sérénade s. f. 1. mus. Ca. 1550. Serenata (brano eseguito sotto le finestre di qcn.) 2. fig. 1646. Serenata (schiamazzo). 3. mus. 1705. Serenata (forma musicale) (TLF; GR). Derivazioni/Composti: jouer une sérénade loc. v. fig. psic. / emoz. 1898. Rimproverare vivacemente.

I

I. serenade < fr. (OED) sérénade

II. serenata s. 1. mus. 1743. Serenata (composizione destinata all’esecuzione serale all’aperto). 2. mus. 1883 (Serenatas pl.). Serenata (forma autonoma) (OED).

T

I. Serenata (anche Serenate) (poi sostituito da ‹Serenade› < fr.) s. f. mus. 1619. Serenata (brano) (Keil, p. 106; DFwb).

II. Serenade < fr. (DuGW) sérénade