canzone

canzone s. f. 1. lett. 1ª metà sec. XIII. Componimento lirico costituito da un certo numero di strofe o stanze e da un commiato o congedo più breve. 2. mus. 2ª metà sec. XIII. Breve composizione vocale accompagnata da una melodia orecchiabile. 3. mus. 1552. Composizione vocale polifonica. 4. mus. 1571. Componimento destinato al canto solistico o corale. 5. mus. 1622. Nel tardo Rinascimento, composizione vocale polifonica, profana, di carattere leggero. (GDU; LESMU).

F

canzone (canzona) [kantsɔne], [kɑ̃dzɔn] s. f., pl. -ni e -nes 1. mus. Sec. XV. Genere corale, poi pezzo strumentale. 2. mus. 1777-83. Canzone secondo lo stile italiano. 3. lett. Av. 1845. In Italia, piccolo poema lirico in stanze, all’origine cantato e poi recitato. (GR; TLF).

I

I. canzon s. mus. 1590 (OED).

II. canzone s., pl. -ni lett. 1590 (OED; ODF).

III. canzona s. 1. lett. 1880 2. mus. Trasposizione in musica delle parole di una canzone, per una o più voci. 3. mus. Brano strumentale scritto in stile madrigalesco 4. mus. Sorta di sonata, a più movimenti. (OED).

T

Canzone (germanizzato Kanzone) s. f., pl. -n 1. mus. 1732. Canzone (breve composizione vocale). 2. mus. 1732. Nei secc. XIV e XV, canto corale a cappella, di stile contrappuntistico. 3. mus. 1732. A partire dal sec. XVI, forma musicale strumentale per organo, liuto, pianoforte e strumenti ad arco. 4. lett. 1835. Componimento lirico romanzo. (DuF; Petri; Walther).