portolano

portolano († portulano ) s. m. 1. mar. / navig. stor. lavoro / prof. Av. 1347. Nell’Italia meridionale, durante la dominazione sveva, angioina e aragonese e in seguito nel Regno delle Due Sicilie, chi, nei porti, sovrintendeva al traffico delle merci e all’esazione dei dazi. 2. mar. / navig. 1440. Libro che elenca i porti di una regione descrivendo in modo dettagliato le caratteristiche delle coste, dei fondali, dei venti, delle correnti, ecc. indispensabile per la navigazione. (GDU).

F

portulan s. m. mar. / navig. 1577 (Portulan). Portolano (libro) (TLF).

I

portolan (< fr. e it.) s. mar. / navig. 1717 (portolanos pl.). Portolano (libro) (OED).

T

Portulan (Portolan) s. m., gen. -s, pl. -e 1. mar. / navig. stor. lavoro / prof. 1574 (Magister Portulanus). Portolano (funzionario). 2. mar. / navig. Portolano (libro) (Wis; DuF).