marzapane

marzapane s. m. gastr. / enol. Av. 1347. Originariamente un vaso di porcellana proveniente dalla città indiana di Martaban; poi il dolce fatto con un impasto di albume d’uovo con mandorle pestate e zucchero, che era contenuto in esso. (DELI).

F

massepain (calco formale < fr. marcepain < it. marzapane × fr. masse) s. 1. abitaz. / masser. 1449. Cofanetto. 2. gastr. / enol. 1544 (marcepain, 1545 massepan, 1546 massepain). Il dolce che era in esso contenuto. (BW; TLF).

I

?I. marchpane (< it. o ted.) [-peɪn] s. 1. gastr. / enol. 1516. Orig. disco di marzapane montato su cialde e decorato; in seguito, torta o dolce di marzapane. 2. gastr. / enol. 1556. Impasto i cui ingredienti principali sono mandorla, bianco d’uovo e zucchero, usato come ingrediente di altri dolci o consumato da solo. 3. fig. person. / carat. 1592. Persona o cosa considerata eccessivamente raffinata, delicata o schizzinosa. (OED). Derivazioni/Composti: marchpane agg. gastr. / enol. 1587. Fatto di marzapane; simile al marzapane; anche fig.: raffinato, delicato, schizzinoso.

?II. marzipan (< ted. o it.) [ˈmaːzɪ-] s. 1. gastr. / enol. 1542. Torta o dolce di marzapane. 2. gastr. / enol. 1846. Impasto di mandorle, bianco o tuorlo d’uovo e zucchero, a forma di pasticcio o di decorazione per gelati. 3. fig. 1945. Qcs. che forma uno spesso strato o coltre in superficie, spec. per nascondere qcs. di sgradevole che sta al di sotto. (OED).

T

Marzipan († Marciapane ?× per etimologia popolare *‹marci panis› [< venez. ‹matapan›]) s. n., gen. -s gastr. / enol. 1510 (marczapan) (Pfeifer; Paul; Kluge; Gladov).